IL CASO VINCENT
Cenni storici
La tecnica bioelettronica di Vincent fu messa a punto dal 1950 da Louis-Claude Vincent.
Louis-Claude Vincent, nato nel gennaio del 1906 a Puy (Alta Loira) si diplomò ingegnere alla Scuola superiore di lavori pubblici. Nel 1926 acquisì la specializzazione in idrologia ed igiene pubblica.
Nominato nel 1932 Presidente dell'Associazione francese degli ingegneri all'urbanistica e alla sanità, constatò dal 1936, grazie alla collaborazione dei suoi colleghi e di numerosi sindaci il seguente importante fatto: "Il tasso di mortalità per ogni tipo di malattia e in particolare tubercolosi, affezioni cardiovascolari e cancro, è direttamente legato alla qualità dell'acqua distribuita alla popolazione. Esso cresce in modo particolare quando le acque sono molto mineralizzate e rese potabili artificialmente dopo trattamento fisico ed aggiunte di prodotti chimici ossidanti".
E' da questi dati indiscutibili, confermati da statistiche locali e straniere, che Vincent giunse, dopo 10 anni di ricerche, alla scoperta di leggi bioelettroniche applicabili a tutti i mezzi acquosi. Verso il 1946, constatò che una soluzione acquosa può essere qualificata e rappresentata in modo rigoroso da tre fattori:
il pH, che misura il gradi di acidità
l'rH2, che riflette il potere di ossidoriduzione
r, la resistenza elettrica che misura la concentrazione ionica.
Le misurazioni sul sangue
Dal 1950 al 1952, Vincent tentò vanamente di ottenere le autorizzazioni per misurazioni bioelettroniche su alcuni malati, essendo convinto che le deviazioni bioelettroniche dell'acqua dovevano indurre simili deviazioni negli organismi viventi.
Dal 1952 al 1953, passò dodici mesi in Libano ed ottenne molto velocemente importanti successi in numerosi villaggi in preda a epidemie. Era riuscito a stabilire che avendo a disposizione un acqua di buona qualità e non inquinata, tutte le epidemie cessavano istantaneamente, senza alcun altro rimedio, quando le equipes mediche americane dispensavano, vanamente, vaccini ed antibiotici a profusione!
A seguito di questo successo il Presidente dell'Ordine dei Medici, permise a Vincent di fare delle misurazioni bioelettroniche negli ospedali sul sangue di più di 2000 soggetti.
Nel 1954, dopo il suo ritorno in Francia, partecipò ad un convegno internazionale a Parigi, dove è notato dalla moglie del Presidente della Repubblica. Ella gli permetterà di entrare alla scuola di Antropologia di Parigi, dove, fino al 1960, svilupperà le sue osservazioni e le sue teorie.
Negli anni successivi ricevette numerose conferme della sua teoria da lavori condotti da eminenti ricercatori e docenti universitari di varie nazioni.
Le misure sul sangue, sulla saliva e sull'urina
Dopo numerose misurazioni (più di 60.000) realizzate in Francia e soprattutto in Germania, estendendo il principio di misura alla saliva e all'urina dei malati, Vincent offrì nel 1972 un nuovo approccio globale alla misura del terreno biologico, che si fonda essenzialmente su considerazioni di tipo energetico.
I fondamenti scientifici
La tecnica di Vincent consiste nel misurare, con l'aiuto di una apparecchiatura elettronica, i tre parametri: pH, rH2 ed r, su sangue, saliva e urina dei pazienti. I valori rappresentativi di questi tre fluidi vengono riportati su un grafico ed una serie di calcoli effettuati su questi nove parametri (3x3) conduce a dati che permettono di caratterizzare con parametri oggettivi il "terreno" del malato.
Questa tecnica è un metodo semplice, rapido e poco costoso di indagine precoce.
La bioelettronica di Vincent è l'unico esame clinico che può dare:
una valutazione oggettiva della salute globale;
una precisa valutazione del rischio cancro;
una precisa valutazione del rischio trombosi;
una valutazione oggettiva dell'efficacia, nocività o innocuità di qualsiasi terapia, indipendentemente dai risultati sintomatici, che risultano spesso ingannevoli.
Questo è un esempio del più significativo dei diagrammi dell'esame di Vincent. In questo caso viene rappresentata la situazione di una persona in perfetta salute. Da notare, in alto a destra, la zona del cancro (reversibile, meno intensa; irreversibile, più intensa).
Il campo di applicazione della bioelettronica di Vincent
In medicina consente:
la rapida individuazione delle patologie e delle predisposizioni. Molto utile in particolare in pediatria, nella individuazione di situazioni pretrombotiche e precancerose; nella cura dell'insonnia, della sterilità;
la verifica dell'efficacia delle terapie, permettendo di controllare l'evoluzione delle malattie;
il controllo dei medicamenti: gli effetti immediati della loro somministrazione;
il controllo della febbre, dei coma prolungati, della morte apparente;
il controllo dello svolgimento di una operazione chirurgica;
il controllo delle trasfusioni sanguigne;
la misura degli effetti delle vaccinazioni;
la misura delle influenze esterne sugli organismi.
In agricoltura consente:
l'analisi dei terreni;
l'analisi dei concimi, dei composti e dei prodotti di trattamento;
l'analisi dei prodotti agricoli: qualità, malattie, lotta contro i parassiti;
il controllo dei prodotti alimentari biologici;
le influenze della pastorizzazione e della refrigerazione.
Permette inoltre di verificare:
i materiali da costruzione;
l'abbigliamento in fibre sintetiche;
l'influenza di linee ad alta tensione;
le contaminazioni radioattive;
la qualità delle acque potabili e delle acque trattate;
l'inquinamento dei corsi d'acqua, laghi, mari, ecc...
(Tratto da una pubblicazione della Manas s.r.l.)
Nei grafici seguenti è rappresentata la percentuale di mortalità, rispettivamente per cancro e per trombosi, negli Stati Uniti, in Francia in generale ed in alcune città francesi in particolare. Le città che presentano le più alte percentuali di mortalità sono quelle in cui la qualità dell'acqua è peggiore; e con ciò intendiamo un'acqua più "trattata" e più mineralizzata. Gli acquedotti di Tourcoing, Roubaix e Rouen distribuiscono un'acqua di superficie che è stata usata, scaricata, recuperata più a valle, trattata, usata, scaricata, recuperata e trattata di nuovo, e così via per cinque o sei volte, prima di essere bevuta dagli abitanti di queste città. Nei due grafici si può inoltre notare un dato assolutamente anomalo rispetto a tutti gli altri, ma estremamente importante.
La percentuale di mortalità, sia per trombosi che per cancro, degli abitanti di Riom, molto più alta rispetto alla media della Francia, incomincia a diminuire drasticamente a partire dal 1932. Cosa successe di così straordinario in quell'anno? Semplicemente la qualità dell'acqua erogata divenne nettamente migliore. Si tratta di un'acqua veramente molto buona: non trattata e poco mineralizzata.
Mortalità per cancro per 100.000 abitanti ----------------------- Mortalità per trombosi per 100.000 abitanti.
Le conseguenze di queste osservazioni potrebbero dare una sterzata alla ricerca sul cancro e probabilmente portare in brevissimo tempo a dei successi decisivi.
INDICE
Copertina
Prefazione
Introduzione
La
ricerca ufficiale
Dove
finiscono le vostre offerte
Medicina,
soldi e potere
Le
statistiche truccate
Prima
conclusione
La
ricerca ostacolata: scoperte e persecuzioni
Il
caso Alessiani
Il
caso Görgün
Il
caso "Albert"
Il
caso Di Bella
Il
caso Zora
Il
caso Bonifacio
Il
caso Essiac
Il
caso Hamer
Il
caso Pantellini
Il
caso Breuss - Il naturismo - L'aloe
Il
caso Proper-Myl
Conclusioni
finali
Appendice
e Nota alla 1° edizione