TRAPIANTO POLMONARE E CARDIOPOLMONARE
Negli
ultimi 10 anni i trapianti mono e bipolmonare, di cuore e polmoni, anche con
procedura "domino" (il ricevente di cuore e polmone é a sua volta
donatore del cuore) sono stati eseguiti con successo in pazienti con malattie
cardio-polmonari e polmonari. I progressi della tecnica chirurgica, della
conservazione degli organi e del trattamento post-operatorio hanno permesso
miglioramenti della sopravvivenza e nel mantenimento della funzione polmonare a
lungo termine. Il trapianto va quindi considerato come una delle opzioni
terapeutiche per le patologie che non rispondono alla terapia convenzionale.
Tenendo conto peró del sempre crescente numero di potenziali candidati e del
limitato numero di donatori é importante che vengano selezionati quei pazienti
che presentano maggior probabilitá di successo. INDICAZIONI:
1) CRITERI GENERALI: malattia polmonare (vascolare o parenchimale) all'ultimo
stadio, ridotta aspettativa di vita, scadente qualitá della vita, etá
<55-65 a. (a seconda del tipo di trapianto), adeguata compliance. 2) CRITERI
DI SCELTA IN BASE AL TIPO DI PATOLOGIA: a) Trapianto monopolmonare : Fibrosi
polmonare, Enfisema polmonare (primitivo e secondario), Linfangioleiomiomatosi,
Istiocitosi X, Ipertensione polmonare primitiva senza significativa disfunzione
del ventricolo dx, Bronchiolite Obliterante Polmonite Organizzata b) Trapianto
bi-polmonare : malattie parenchimali infette (bronchiectasie, fibrosi cistica),
malattie vascolari con conservata funzione cardiaca c) Trapianto
cardio-polmonare : grave sindrome di Eisenmenger con scompenso destro o
cardiopatia congenita non correggibile, grave ipertensione polmonare primitiva o
secondaria (post-embolica) con scompenso destro e/o cardiomiopatia, patologie
suscettibili di trapianto polmonare in pazienti con coronaropatia.
CONTROINDICAZIONI:
presenza di malattie sistemiche importanti, malattie psichiatriche maggiori,
infezioni polmonari attive, tabagismo, potus, tossicodipendenze, grave
insufficienza d'organo (fegato, rene cuore), (diabete
mellito insulino-dipendente).
ORGANIZZAZIONE DEL TRAPIANTO: Deve esistere: 1) un Centro proponente (Pneumologia),
2) un Centro di Trapianto (Chirurgia Cardio - Toracica), 3) un Centro che esegue
la fase successiva al trapianto e il follow-up (Terapia Intensiva e Pneumologia),
4) un Centro periferico che segue il paziente stabilizzato (Pneumologia) CENTRI
TRAPIANTO IN ITALIA : Il Centro che ha attualmente eseguito piú
trapianti in Italia é rappresentato dalla Divisione di Cardiochirurgia del
Policlinico S. Matteo di Pavia che lavora in stretta collaborazione con la
Divisione di Pneumologia dello stesso Osp. e con la Divisione di Pneumologia
della Fondazione Clinica del Lavoro - Centro Medico di Riabilitazione di
Montescano. Altri Centri che hanno eseguito trapianti in Italia sono: Osp. Reg.
"Riuniti di Bergamo", Osp. Ca'Granda Niguarda e Osp. Maggiore
Policlinico di Milano, Osp. Regionale Civile di Padova, Policlinico Umberto I di
Roma, Osp. le Molinette di Torino. U.O. DELLA NOSTRA USL INTERESSATE AL PROBLEMA
TRAPIANTO DEL POLMONE: III U.O. di Pneumologia (Dr. G.F. Ciardi Dupré,
Dr. A. Lopes Pegna), Chirurgia Toracica (Prof. A. Palminiello, Dr. P.Gigli, Dr.
S. Regio), Fisiopatologia Respiratoria e UTIP (Dr. E. De Paola, Dr. A. Corrado),
U.O. d’Anestesia e Rianimazione (Prof. E. Pagni, Dr.ssa M. Palmarini)
PROBLEMI APERTI: Uno degli aspetti più difficili della selezione nella
selezione del paziente é l'identificazione del momento piú appropriato per il
trapianto, tenendo conto che la disponibilità dei donatori é un fattore
cruciale che influenza questa decisione. Il periodo di tempo durante il quale il
paziente é sufficientemente grave da richiedere il trapianto e nello stesso
tempo le sue condizioni non sono eccessivamente deteriorate per presentare
un’elevata possibilità di successo é definita la "finestra
del trapianto".
Tale
identificazione é empirica, ma si basa su alcuni punti fondamentali:a)
conoscenza della storia naturale della malattia, b) identificazione
di un particolare momento clinico di svolta che preluda all'accelerazione
dell'evoluzione della malattia, c) lo stato funzionale con particolare riguardo
alle variazioni della tolleranza all'esercizio fisico. Un altro importante
aspetto che riguarda la valutazione iniziale dei pazienti, é quello di seguire
precisi protocolli diagnostici; a questo proposito il Gruppo di Studio sul
Trapianto Polmonare dell'Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri sta
elaborando un protocollo nazionale che trova l'accordo dei centri italiani di
trapianto. La gestione dei soggetti sottoposti a trapianto e il follow-up é a
carico dei centri dove é stato eseguito il trapianto, ma si rende necessaria
una stretta collaborazione con un centro pneumologico della città di
provenienza.