Il medico che svolge funzioni di direzione o di dirigenza sanitaria nelle
strutture pubbliche o private deve garantire, nell’espletamento della sua
attività, il rispetto delle norme del Codice di Deontologia Medica e la difesa
dell’autonomia e della dignità professionale all’interno della struttura in cui
opera.
Egli ha il dovere di collaborare con l’Ordine professionale,
competente per territorio, nei compiti di vigilanza sulla collegialità nei
rapporti con e tra medici per la correttezza delle prestazioni professionali
nell’interesse dei cittadini.
Egli, altresì, deve vigilare sulla
correttezza del materiale informativo attinente alla organizzazione e alle
prestazioni erogate dalla struttura.
Commento:
L’art. 70, fortemente voluto
dalla Commissione che ha aggiornato il codice deontologico, ha valenza di forte
richiamo nei confronti di medici chiamati a svolgere funzioni di direzione e di
dirigenza sanitaria nelle strutture pubbliche e private.
E’ un articolo che
puntualizza che il medico, inserito nel Servizio sanitario, pur perseguendo le
finalità che il SSN si prefigge, non può non rispettare le norme comportamentali
stabilite dal codice di deontologia medica in difesa della indipendenza della
professione.
Il direttore sanitario deve improntare la propria attività al
pieno rispetto dei principi contenuti nel presente codice e deve vigilare sulla
correttezza e collegialità dei rapporti tra i medici che nel servizio sanitario
operano.
Si ribadisce il principio già espresso nell’articolo precedente,
ovvero che l’inquadramento del professionista medico nell’ambito della pubblica
amministrazione non deve significare snaturamento degli elementi
etico-comportamentali che connotano la professione.
E’ un articolo con
caratteristiche di attualità anche alla luce del mutato rapporto tra medico e
cittadino. Riconoscere al direttore sanitario una specifica responsabilizzazione
in difesa dell’autonomia e della dignità professionali del personale medico,
sollecitandolo a un rapporto collaborativo con l’Ordine professionale, ha la
precisa finalità di migliorare, per quanto possibile, il rapporto delle
strutture pubbliche e private assistenziali con l’utenza.