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- DI CHE SI TRATTA -
Il consenso informato e' una sorta di contratto tra medico e
paziente in cui quest'ultimo prende coscienza del trattamento
proposto dal medico e decide se accettarlo o meno.
In termini pratici, si tratta del modulo che il malato deve
firmare prima di subire:
- un delicato intervento chirurgico,
- una cura nuovissima,
- un esame invasivo (come una biopsia) o che prevede l'uso di
mezzi di contrasto.
Il consenso informato scritto, tuttavia, non deve mai sostituire
il dialogo tra il medico e la persona bisognosa di cure. Il
colloquio tra le due parti e' infatti fondamentale: solo dopo aver
ricevuto adeguate informazioni, l'individuo e' in grado di
decidere in modo consapevole e in piena liberta'.
- QUALI INFORMAZIONI -
Le informazioni che questo contratto tra medico e malato deve
contenere sono:
- gli obiettivi della cura proposta dal medico,
- se il trattamento richiedera' l'uso di un farmaco gia' in
commercio oppure ancora in fase di sperimentazione;
- quali procedure sperimentali verranno impiegate e se cio'
comportera' rischi o disagi.
- PER TUTELARSI -
Nell'interesse del medico queste informazioni dovrebbero essere
riportate chiaramente sul modulo del consenso informato. Puo'
infatti capitare che le cose non vadano per il verso giusto e che
magari l'individuo sviluppi possibili complicazioni. Se il malato
non era stato preventivamente informato, in modo preciso, dei
rischi a cui andava incontro sottoponendosi a quella determinata
cura, il medico puo' essere perseguito penalmente. In questo
senso, va ricordato che il consenso informato ha il solo effetto
di rendere lecito l'intervento del medico, che altrimenti potrebbe
essere perseguibile sul piano giudiziario.
- IN CASI DELICATI -
Nel valutare i rischi e i benefici di un'informazione
dettagliata al malato, il medico deve pero' considerare anche lo
stato d'animo di chi si trova di fronte. Per esempio, nel caso di
un malato terminale, se da un lato rendergli note le sue
condizioni risponde al diritto di ogni persona di sapere la
verita' riguardo al proprio stato di salute, d'altro canto venire
a conoscenza di una verita' cosi' dolorosa puo' danneggiare
irrimediabilmente una persona, imponendole un fardello che non
solo non e' in grado di sopportare psicologicamente, ma che puo'
spingerla a lasciarsi andare vanificando l'effetto delle cure.
- PUNTARE AL BENEFICIO -
Quando ci si trova a dover affrontare malattie gravi, il
criterio del massimo beneficio del malato puo' far si che a volte
l'informazione non debba per formza essere completa e chiara. In
situazioni di questo genere, sara' meglio che il medico sottolinei
gli aspetti ottimistici rispetto a quelli negativi, vista
l'influenza dello stato d'animo del malato sugli esiti della cura.
- LE ECCEZIONI -
Sebbene sia preferibile la firma sul consenso, ci sono
situazioni in cui il medico puo' agire a prescindere dall'assenso
del malato, per esempio quando quest'ultimo arriva all'ospedale
incosciente o in grave stato di shock e sono necessari
provvedimenti d'urgenza. Gli interventi in cui un'esitazione puo'
essere fatale non richiedendo neanche l'assenso dei familiari
poiche', secondo il principio del cosiddetto "affidamento
terapeutico", una persona, scegliendo un medico o una struttura
sanitaria, delega implicitamente il potere di decidere in sua vece
in caso di impedimento.
- RISCHIO DI EPIDEMIA -
Il medico puo' agire senza l'assenso del malato anche nelle
situazioni che mettono a repentaglio la salute della
collettivita', nel tentativo di prevenire la diffusione di
epidemie: diventa comprensibile l'obbligatorieta' delle
vaccinazioni o la cura forzata della tubercolosi e delle malattie
veneree contagiose.
E' ovvio, tuttavia, che il medico non deve abusare dello stato
di necessita' e commettere l'errore di considerare il bene del
malato come un dato oggettivo, definibile dalla morale o dalla
scienza, mettendo, quindi, in secondo piano la volonta' della
persona.
- LIBERI DI SCEGLIERE -
Il malato non e' obbligato a dare il proprio assenso a una cura;
ha cioe' sempre la liberta' di scelta. Inoltre puo' revocare il
proprio consenso informato in qualunque momento. Rifiutando il
trattamento proposto, il malato non perde tuttavia il diritto di
godere dell'assistenza presso l'ospedale in cui e' ricoverato.
Puo' infatti richiedere di essere seguito da un altro medico e di
intraprendere una cura diversa.
Allo stesso tempo, anche il medico non puo' essere costretto a
intraprendere un trattamento che considera pericoloso o
addirittura lesivo per il malato; ha anch'egli il diritto di
decidere liberamente secondo la propria coscienza. Un esempio
classico e' quello dell'aborto.
- QUESTIONE TRASPARENZA -
Il consenso informato ca quindi interpretato come uno strumento
che permette di rivendicare i propri diritti anche in caso di
malattia: solo un'informazione trasparente e adeguata puo'
garantirli davvero.
- PER I BAMBINI -
Un discorso a parte merita la questione dei minori. Quando il
bambino ha meno di 10-12 anni, la decisione se aderire o meno a un
trattamento e' solitamente delegata a chi esercita la patria
potesta', in genere i genitori. Sopra questa eta', si puo' invece
prendere in considerazione, anche se non e' obbligatorio, un
prudente coinvolgimento del minore nella scelta, mentre dopo i 14
anni, il medico deve tener conto del parere del ragazzo se in
disaccordo con quello dei genitori. In questi casi, puo' essere
richiesto anche l'intervento di un giudice tutelare. Su richiesta
del medico, il giudice e' chiamato a esprimere il proprio parere
quando le decisioni di chi esercita la patria potesta' possono
provocare notevoli danni al minore.
- IL FOGLIO -
In termini pratici, il consenso informato non e' altro che un
modulo di carta prestampato in cui sono contenute le informazioni
necessarie perche' il malato abbia ben chiaro in che cosa consiste
la cura o l'esame cui si deve dottoporre.
Dopo averlo letto, la persona potra' decidere con consapevolezza
se firmarlo o no.
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Paziente .................................... Data ...............
Dichiaro liberamente ed in piena coscienza:
- di essere stato messo al corrente dal dottor ...................
della Divisione dove sono assistito in merito alla natura ed
alle caratteristiche cliniche della malattia dalla quale sono
affetto:........................................................
................................................................
- di essere stato informato sulle possibilita' terapeutiche
- di essere stato messo al corrente dei rischi e delle possibili
sequele correlate con il trattamento
- di acconsentire che i medici conferiscano con i miei parenti in
relazione al mio caso clinico;
- di accettare pertanto:
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a) l'intervento chirurgico propostomi di:
..................................................................
..................................................................
da eseguirsi in anestesia .............. con l'eventuale
incannulamento di vie venose centrali e/o di trasfusioni di sangue
qualora si rendessero necessarie
Data ............. * Firma del paziente ..........................
** Firma del medico ............................
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b) il trattamento medico di tipo:
..................................................................
..................................................................
Data ............. * Firma del paziente ..........................
** Firma del medico ............................
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c) il trattamento radioterapico:
..................................................................
..................................................................
Data ............ * Firma del paziente ...........................
** Firma del medico .............................
* Firma del paziente o della persona autorizzata ad acconsentire
per il paziente se questo e' minore o se portatore di
incapacita' o limitazioni legalmente riconosciute.
** Firma del medico che raccoglie il consenso delegato dal
Direttore della Divisione.